Dizionario garfagnino

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BISCÒTTA

s.f.

Il vocabolo, più comune nella variante scotta (ved. infra), indica letteralmente il liquido che resta dopo aver ottenuto dal latte il formaggio e la ricotta. Secondo la tradizione popolare, berla fa bene alla salute. Valiensi, Il cagio, 114: “E il siero ch’era resto lì fumante / rimisso al foco dava la ricotta / e un beveron che si chiamaa biscotta / che dicevino fusse ‘un bon purgante”. Con il passare del tempo la parola ha subito un calo di immagine venendo intesa principalmente come alimento per i maiali, a base di acqua in cui è stato cotto un cibo solido, ovvero il cibo stesso, ripassato in un pentolone per intiepidirlo leggermente. In sostanza si tratta di una specie di broda (ved. infra). Chiara l’etimologia di ‘cosa cotta due (o più) volte’. Devoto-Oli, 1381 ritengono la parola voce di origine dialettale sett. risalente al tardo lat.ex cocta da ex coquere ‘far cuocere’.