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BILÚRCIO
agg. e s.m.
Persona che vede poco e deve stropicciare gli occhi per vederci meglio. È vocabolo lucchese, ma udibile anche in Garfagnana. Poli riporta bilurchio, offrendo di tal vocabolo la definizione di ‘strabico’. Forse trattasi di variante di bilusco, vocabolo più strettamente garfagnino (ved. la voce successiva). Nieri, 32 lo fa derivare da sbilurciare, proveniente, a sua volta, da sbiluciare sotto l’influsso di sbirciare.