Dizionario garfagnino

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BIGÓNCIA

s.f.

Recipiente di legno, simile al barile, fornito di doghe, più largo in cima che al fondo, usato per trasportare, particolarmente, l’uva al tino e il vino nuovo dal tino alle botti. Concettualmente è un poco diversa dal bigoncio (ved. la voce successiva), anche se nel linguaggio comune i due termini vengono sovente utilizzati scambievolmente. La parola, come la precedente bigoncetta e la successiva bigoncio, è presente anche nei migliori dizionari della lingua italiana, tuttavia la si riporta perché in Garfagnana è di uso frequente, certo più che nella nostra lingua nazionale. Con questo termine si indicava anche una unità di misura delle castagne: “Sei bigonce di castagne verdi” –si legge nel volume “Prodotti tipici e cicli produttivi’, 103– “facevano una soma” (ved. infra). Dal lat. bis con valore intens. e congius ‘cogno’, misura romana per i liquidi (cfr. Palazzi, 162).