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BARBÀTA
s.f.
Pianticella novella (generalmente di vite) con barbe proprie ottenuta interrando e facendo radicare un ramo di vite, detto majolo (ved. infra) sul quale verrà innestata la nuova qualità di uva che si intende produrre. Oltre che con finalità di innesto per ottenere nuovi e diversi tipi di vite e di uva, le barbate vengono spesso immesse nella terra per ottenere altre piante. La precisa spiegazione ci è stata fornita dalla professoressa Ginevra Moni Rubini. Dal lat. barba ‘radice’ (Battaglia, II, 61).