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BARBAGIÀNNI
s.m.
Uccello rapace notturno, con una sorta di barba circolare sotto al becco. Il vocabolo viene poi impiegato per definire una persona sciocca, balorda, vanesia, forse per i grandi occhi del barbagianni, che possono farlo sembrare un animale stupido, quale certamente non è.Passerini Tosi, 156 parla di una derivazione da ‘zio Giovanni’, tesi accolta anche dal Dizionario Etimologico Rusconi-Idea Libri, 123. Mestica, 177 – con tesi che ci pare forse più convincente – ritiene che il vocabolo derivi dalle parole lat. barba e genæ ‘guance’, dunque ‘con le guance barbute’.