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ÀSIN
s.m.
Come per la voce seguente, il vocabolo italiano ‘asino’ non c’entra nulla perché nel dialetto della gente di Garfagnana − anche se in qualche caso si sente questa parola (cfr. la novella L’asino frate, raccontata da una persona di Massa Sassorosso e ripresa dal professor Venturelli a pagina 201 della sua raccolta di documenti di narrativa popolare toscana) − l’asino viene identificato, unitamente al mulo, con la voce miccio (ved. infra). Asin invece ricorre in una locuz. idiom. garf. fa’ vini’ all’asin relativa al fenomeno provocato da alcuni frutti acerbi o molto agri, che, se mangiati, “legano in bocca e fanno fare delle smorfie” (così Poli nella sua raccolta di vocaboli garfagnini). Il verbo che identifica la situazione cui allude la simpatica espressione vernacolare è alliga’(ved. supra).