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ARÍSCHIO
s.m.
Rischio, pericolo, possibilità di subire un danno. Vedasi la fiaba La bella del castello arabo raccolta da Venturelli, 67: “Ma, porca miseria, ti sei messo a un arischio che guai!”. Da ‘rischio’ la cui etimologia è incerta. Mestica, 1451, richiama il vocabolo spagn. risco ‘scoglio a picco’, quindi ‘pericoloso’; Borgonovo-Torelli, 245 propendono per una derivazione da un tardo gr. rizikò ‘sorte’, oppure dal gr. rýsis‘salvezza’ con l’influsso dell’arabo rizq ‘tassa pagata in natura’ (ved. infra ristio).