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APPÀLTO
s.m.
Luogo di vendita di generi di monopolio; tabaccheria, privativa (vammi a pija’ le sigarette all’appalto). Il termine deriva dal contratto che veniva stipulato tra l’Ente Pubblico e la persona che si impegnava – verso il diritto ad un corrispettivo in denaro (costituito dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita al pubblico) ed a proprio rischio – ad offrire in vendita, a condizioni di parità per tutti i richiedenti, prodotti coperti dall’esclusiva statale. Simpatico il diminutivo appaltino (appaltin), usato a volte per alludere alle modeste privative dei piccoli paesi. Deriva dal lat. mediev. apaltus ‘contratto di locazione’, di etimologia incerta; Borgonovo-Torelli, 36 ipotizzano una provenienza dal lat. appactum, con radice di pactum ‘patto, contratto’.