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AÍRE
s.m.
Avvio, spinta, abbrivio, indirizzo. È comune nelle locuzioni prende l’aire, da’ l’aire, nel significato di ‘partire, mettersi in moto, in cammino’ (ma con slancio, in modo che non sia prevedibile un’eventuale fermata, ma sia più probabile una continuazione del moto: gli esempi possono esser quelli di un meccanismo che stenti a partire, ma che, una volta avviatosi, non faccia ritenere prossimo un suo arresto, oppure di una persona giunta a fatica sulla sommità di una strada, ma davanti alla quale si stenda ora una via in discesa per cui potrà riprendere velocità e vigore). Anche nel senso di ‘partire decisamente, senza frapporre indugi’ e, figuratamente, in quello di ‘dar libero corso alle parole’ (il maestro ’un volea parla’ alla manifestazion, ma, arrivato sul palco, ha preso l’aire e ora, chi lo ferma più?).Evidente la derivazione etimologica dal lat. ire con l’aggiunta di un ad intens. e con caduta della . intervocalica.