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ÀGRO
agg.
Aspro. Il vocabolo è usato per indicare il gusto di un vino prodotto con uva acerba, ovvero di un frutto non maturo o dal sapore naturalmente acre, come, ad esempio, i limoni (Santini, Lo zezzoron, 19: “ed è tant’agro…/…che un ci vole a bello, e due a tenillo”). Dal lat. popolare acrus, per il class. acer ‘acre, pungente’ (Battaglia, I, 270; conf. Borgonovo-Torelli, 26).