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STIAFFA’
trans.
Coniugato come ama’. Gettare con mal garbo, rinchiudere (l’han stiaffato (stiaffo) in prigion). (Pennacchi, Il Togno e qui’ del Telegiurnal, 129: “Anco si ti ci stiaffin l’ere moscia / per da’a intende che ’un en di casa noscia…”). Mestica, 1564 propone una etimologia, valida anche per gli altri vocaboli con la medesima radice, dal ted. sklappe, forse da una primitiva forma sklapfe ‘colpo, botta’. Per altri autori (Devoto-Oli, 2106. Diz. Etimol. Rusconi, 884) trattasi di voce onomatopeica che ricorda il rumore della manata sulla pelle.