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VÈRSO
prep. e s.m.
Direzione approssimativa ad un luogo (vado verso Castelnovo), ed anche per indicare genericamente un periodo di tempo o un orario (ci vediamo verso sera; il postino arriva verso le dieci). Come sost. assume i diversi significati rinvenibili in qualunque dizionario della lingua italiana. Nel dialetto garf., tuttavia, l’accezione più tipica si trova quando il vocabolo segue le espressioni’un esseci verso equivalente a‘non esser in grado di trovare una soluzione a qualcosa’ (’un c’è verso di fa’ funziona’ quest’aggeggio) – e ’un ave’ verso nel senso di ‘non riuscire a trovare il giusto modo di prendere una persona, di farla ubbidire, di farle fare quanto deve’ (‘un si n’ha verso, si dice con allusione ad un individuo che non si sa mai come prendere per il suo caratteraccio: così si legge nel volume “La gente garfagnina dicea…così”, 97). Dal lat. versus, part. pass. di vellere‘girare, svoltare.’.