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TUN
s.m.
Gioco per ragazzi, molto praticato fino ad alcuni lustri fa, ancora presente nella memoria delle persone di una certa età ed il cui modo di svolgimento è riportato da Piergiorgio Lenzi in questi termini: “i giovani si dividevano in due squadre e quindi si nascondevano nel campo di gioco (una selva, un podere, una zona del paese) tenendo in mano un bastoncino, simboleggiante un fucile. Quindi aveva inizio la battaglia, il cui fine era quello di eliminare gli avversari: ciò avveniva quando qualcuno era scorto da un giocatore dell’altra squadra che, riconosciutolo, lo chiamava per nome, dopo aver premesso l’espressione tun a simboleggiare un colpo di fucile. La squadra di cui tutti i componenti fossero stati eliminati aveva perso la partita”.