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TARDA’
intrans.
Coniugato come ama’. Fare tardi, ritardare. È caratteristico nel dialetto garf. l’uso del verbo nel senso di ‘giungere oltre il normale, fuori tempo massimo’. Una notissima strofa di chiusura delle befanate di questua, riportata nel volume La gente garfagnina dicea così, 66 recita: “Su via, fate prestino/perché a noi l’ora ci tarda/e fra poco spunta l’alba/e la guazza sul violino”.