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SCIACQUABUDÈLLA (A)
loc. avv.
Il vocabolo indica la condizione di colui che trangugia del liquido (per lo più vino) a stomaco vuoto. Spesso si usa questa espressione per giustificare il rifiuto di bere un bicchiere in un momento in cui non se ne ha voglia (ti ringrazio, ma ’un posso be’ a sciacquabudella: mi farebbe male).