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SCHIÚDE
trans.
Coniugato come crede, ma irregolare al pass. rem. (io schiusi, tu schiudésti, egli schiuse, noi schiudémmo (schiudéttimo, schiúsimo), voi schiudéste, essi schiúsero (schiudéttero, schiúsino) e al part. pass. (schiuso). Aprire leggermente, socchiudere. Il verbo non presenta differenze con l’italiano ‘schiudere’ e lo si cita solo per riportare la locuzione idiomatica garfagnina schiude le orecchie, compresa nella raccolta del maestro Poli, il quale precisa che essa viene impiegata, con tono di rimprovero, per invitare una persona a prestare attenzione, a comprendere, una buona volta, quanto le si dice (e che le è già stato fatto presente), a capire una volta per tutte (con le buone o con le cattive) quanto le si sta ripetendo di nuovo. Va osservato però che trattasi di un modo di dire abbastanza comune anche in altre zone d’Italia, quantunque più nella forma di ‘aprire le orecchie’.