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RIMURI’
intrans.
Coniugato come muri’(ved. supra). Verbo strano, per quanto presente anche nei dizionari della lingua italiana (naturalmente nella forma ‘rimorire’); strano perché non si può morire due volte; ed infatti questo vocabolo viene usato normalmente in senso figurato. Viene riportato, pur se non differisce nel significato dal termine italiano, perché Pennacchi, Se artornasse mi pa’, 70, non solo lo usa, ma lo impiega anche in senso proprio: “E pensà cum’edero sudisfatto / di riesse torno al mondo... Richiamatimi, Santo Padreterno! / a rimurì stasera son disposto...”.Evidente derivazione da muri’ (ved. supra. anche per l’etimologia).
