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PUNTARÓL
s.m.
Punteruolo, strumento appuntito di vario materiale adoperato per forare legno, carta ed altro. Il termine peraltro si riferiva particolarmente al ferro acuminato, meglio se d’acciaio, lungo circa 40 centimetri che si piantava nel cuore del maiale per ucciderlo dopo averlo immobilizzato. Questo barbaro metodo di ammazzare i suini era adottato sino a pochi lustri or sono. Dal lat. volg. punctarius derivato da pungere con suff. dimin. olo(Devoto-Oli, 1826).