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PÚLA
s.f.
Involucro dei chicchi del grano o di altri cereali (ed anche delle castagne) spesso polverizzato, ottenuto come prodotto di scarto nella trebbiatura; il vocabolo è comunemente utilizzato anche per indicare la polvere di legno, la segatura. Etimologia incerta. Mestica propone una derivazione da paglia e aggiunge: “pula nel suono sembra accennare a cosa leggera che vada con il vento”. Battaglia, XIV, 913 fa invece derivare la parola dal verbo ‘pulire’ conf. Diz. Garzanti, 1363; Devoto-Oli, 1821 parlano di ‘tema mediterraneo’, senza ulteriori precisazioni.