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PICCIÒLO
s.m.
Piolo di una scala di legno mobile . Il vocabolo – considerato dal periodico “La Garfagnana” voce tipica del dialetto locale – viene impiegato a volte anche per indicare i gradini in pietra posti sovente davanti alle porte di accesso alle abitazioni nonché i rialzi degli usci; per questi elementi architettonici tuttavia – dato il loro aspetto, assai simile ad uno scalino – tuttavia, è più diffuso il termine ceppello (ved. supra). Picciolo come gradino di una scala è segnalato anche da Odorico Bonini. Giuliana Magnani di Casatico ricorda, con lo stesso significato, scalin. Difficile stabilire l’etimologia del termine garfagnino. Se è collegato a ‘picciolo’ quale ‘gambo del frutto’ (come parrebbe dalla parola, ma non dal suo impiego) dovrebbe derivare dal lat. peciolus per il class. petiolus dimin. di pes ‘piede’ (Battaglia, XIII, 353); se occorre rifarsi a ‘piolo’ (come sembra essere dalla funzione, ma non dalla struttura del vocabolo) si dovrebbe richiamare forse il gr. pèirein ‘trapassare’ (Borgonovo-Torelli, 209, 210; conf. Devoto-Oli, 1707).