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PACÈNZIA
s.f.
Pazienza, disposizione d’animo di chi accetta o sopporta il dolore, le molestie, i contrattempi, le avversità (Bonini, 2 Novembre, 96: “Pacenzia, tiriam là ch’edè l’istesso”; anche Pennacchi, utilizza questo vocabolo nella poesia L’ora legale, 11: “Oddio, ci vòl pacenzia”; questo stesso autore, all’interno del componimento Di pal in frasca, 27, usa la parola, ma nella forma pacienza ).Dal lat. patientia a sua volta derivato dal gr. páthos, ‘sofferenza’ da cui il lat. pati ‘soffrire’ (Mestica, 1133).