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INGARBUJA’
trans.
Coniugato come i verbi in ia’. Rimescolare, sconvolgere le cose in modo da creare gran confusione ed anche trarre qualcuno in inganno; cfr. Bonini, Cusì va el mondo, 27: “J amichi en sempre quelli, e tutti ben si sa, / che cun parole o fatti vi sanno ingarbujà”. Come non ricordare, in proposito il dottor Azzeccagarbugli, il noto avvocato de I Promessi sposi, maestro nell’arte di mescolare le carte? Da garbuglio ‘cosa, affare intricato’. Palazzi, 501 lo reputa vocabolo di etimo incerto, mentre Devoto-Oli, 980 pensano ad un incrocio del verbo ‘garbugliare’ (da gargagliare ‘far strepito’ e bugliare, ‘ribollire’) con ‘subbuglio’ o ‘guazzabuglio’.