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GUÍNDOLO
s.m.
Arcolaio, arnese di legno su cui porre le matasse di filo per dipanarle e avere un gomitolo. Panzini, 313 afferma trattarsi di “voce ristretta all’uso toscano, registrata dal Pascoli (Canti diCastelvecchio) “tra le parolette che mal s’intendono”. In senso traslato è adoperato – anche per indicare una persona iperattiva, che non sta ferma un minuto. Dal lat. mediev. guindolus a sua volta dal ted. ant. winde‘argano’. Mestica, 712 richiama il germ. windan modellato su winden ‘avvolgere, torcere’.