Dizionario garfagnino

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FARINÀTA 1

s.f.

Preparazione gastronomica fatta con farina di ceci, che si impasta con acqua e olio e sale e si mette in forno. Questo piatto è tuttavia prettamente ligure e può esser entrato nella cucina della Garfagnana forse ad opera di immigrati dalla vicina Liguria o di garfagnini che, trasferitisi in detta regione – con la quale esistevano ed esistono frequenti contatti – abbiano portato con sé, al loro ritorno nella terra dei padri, usanze, costumi, tradizioni della zona che ebbe ad ospitarli. Con lo stesso vocabolo Venturelli (alla voce farinata 2del suo Glossario, 279) fa riferimento invece ad una minestra – questa sì, certamente garfagnina – fatta con farina di granoturco cotta con acqua o con il brodo di biroldo e qualche fagiolo. La ricetta prevede poi altre elaborazioni più complesse, con la realizzazione di un soffritto, l’inserimento del cavolo nero, di un osso di prosciutto per rendere la minestra certamente più saporita, ma anche più distante dalla formula originale; tale preparazione peraltro è più nota come infarinata (ved. infra). Dal lat. farina, derivata da far ‘farro’, il cereale più conosciuto al tempo dei romani ed oggi assai diffuso in Garfagnana (ved. infra farro).