Dizionario garfagnino

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DEMÒGNO

s.m.

Demonio, diavolo. (Bonini, El cuntadin del curato, 46: “Se attinissino, almen, porco demogno!”). In senso figurato persona cattiva, malvagia. Nel lessico familiare si usa in tono scherzoso per indicare una persona vivace ed irrequieta (il mi’fíolo più cicco ’un istà mai fermo: è propio un demogno!). Dal lat. daemonium e questo dal gr. daìmon ‘forza divina, essere soprannaturale’ corrispondente al genius dei Latini, dunque ‘spirito buono e propizio’. Solo in seguito ha assunto anche il senso di ‘cattivo genio, spirito maligno’, divenuto quindi il solo significato della parola nel linguaggio comune, per l’influsso della religione cristiana, nella quale il demonio è lo spirito, l’essenza stessa del Male.