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CUNÍJORO
s.m.
Coniglio. In altre zone dell’Italia centrale si trova la variante conigliolo di più immediata intelligibilità derivativa. (Pennacchi, 25 gli dedica la poesia Il miccio e il cunijoro e, in un altro componimento (Mangiari di casa noscia, 29), adopera il dimin. molto comune in Garfagnana, cunijoretto). La derivazione di conigliolo da ‘coniglio’, a sua volta dal lat. cuniculus, è chiarissima; l’espressione garfagnina è una semplice alterazione fonetica.