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COMPÀGNO 1
avv.
Parimenti, nello stesso modo, similmente (Pennacchi, il miccio e il cunijoro, 25: “Deresto anche tra loro fan compagno / ij’omi”). Singolare variazione del vocabolo rispetto all’omofono italiano, che nella nostra lingua nazionale è usato come sostantivo (con il significato di ‘amico, collega, vicino di banco’) e anche, sia pure più raramente, come aggettivo (nel senso di simile o uguale), mentre è sconosciuto con il significato avverbiale che gli attribuisce il dialetto garf. (al quale, viceversa, non sono ignote le accezioni italiane: ved. infra).