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CASÀCCIA
s.f.
Edificio, casa fatiscente pericolante ed abbandonata. Il termine, che oggi non si sente quasi più, essendo fortunatamente venute meno anche le ragioni fondamentali che lo giustificavano, alludeva primariamente alle case che erano state bombardate durante l’ultima guerra, ridotte a cumuli di macerie, a ruderi di cui restavano in piedi, a volte, soltanto alcuni muri perimetrali, nelle quali spesso andavano a giocare i ragazzi, ignari o incuranti dei pericoli (improvvisi cedimenti strutturali o esistenza di ordigni inesplosi) ai quali si esponevano. Chiara la derivazione dal lat. casa ‘ capanna, casa rustica’ (Passerini Tosi, 256).