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CARNOVÀLE
s.m.
Carnevale. Il vocabolo è ormai desueto e sostituito dall’espressione italiana. Discussa è la derivazione etimologica della parola, derivante . per la maggioranza degli autori dei testi consultati .dall’unione delle voci lat. carnem acc. di caro, carnis ‘carne’ e vale ‘addio’, nel significato di ‘dar addio alla carne’, ai piaceri del corpo, (o dall’incrocio tra carnem e (le)vare ‘togliere’, con dissimilazione della seconda . in ., con il medesimo significato) perché subito dopo l’ultimo giorno di Carnevale inizia la Quaresima, periodo di digiuno e di mortificazione della carne (Devoto-Oli, 408). Tuttavia − ad avviso di Mestica, 276 − questa potrebbe esser un’interpretazione troppo scontata e semplicistica. “In effetti” − egli scrive − “appare strano che un periodo di divertimenti (quale è certamente il Carnevale) sia nominato dal suo cessare. Così vi è stato chi ha ricondotto la parola a carnis levamen ‘sollievo della carne’, etimologia che spiegherebbe bene la forma antiquata (e forse originale) della parola Carnesciale (o Carnasciale) ‘scialo di carne, di sollazzi’.