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CAMPA’
intrans. e trans.
Coniugato come ama’. Campare, vivere, mantenersi in vita; anche con il significato di ‘tirare avanti con lo stretto necessario’ (Santini, Lo zezzoron, 20: “Ma se il Cumun è a corto di palanche, / e intende di campà su quee du’ vite…”). Come capita di solito con i verbi della prima coniugazione, il part. pass. assume spesso la forma con desinenza . (campo) in luogo di ato. (Pennacchi, La filusufia del Togno, 37: “Era campo cusì, sempre cuntento / del su’ lavoro, senza mai un lamento”). Da campo in senso militare, nel significato di ‘mettere gli alloggiamenti in terreno aperto, accampare’ e, quindi, per estensione, ‘stare al sicuro’; da qui ‘salvare, preservare da un pericolo’ e poi, ‘vivere’ (Mestica, 253). Passerini Tosi, 231, propone un’ analoga derivazione da campus ‘campagna, campo di battaglia’, che però non suggerisce l’aspetto di ‘star al sicuro’, fondamentale per comprendere il significato etimologico del verbo. Devoto-Oli, 370 preferiscono far derivare il verbo da scampare ‘liberare da un pericolo’.