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CÀMBORA (CÙMBERA)
s.f.
Camera. Il vocabolo, pur relativo a qualsiasi locale della casa, per antonomasia allude alla camera da letto. È parola ormai poco ricorrente e sostituita dall’italiano ‘camera’; la si trova, tuttavia, in alcune poesie dialettali, utilizzata forse per ragioni di eufonia metrica (Bonini, Una ricetta contro il mal d’amore, 70: “Sogno e mi par d’avella in cambora a cantà / certe strofiette vecchie di quarant’anni fa”). Dal lat. camera derivato dal gr. kamara‘volta, soffitto’ (Devoto-Oli, 366).