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BUGLIÓLO
s.m.
Il vocabolo è riferito da Tommaso Teora che lo definisce così: “Specie di barattolo di legno che serviva, tenendolo sotto il letto, per orinare la notte”. Devoto-Oli, 333 affermano che il vocabolo identificava il secchio per i bisogni corporali nelle vecchie carceri (cfr. infra cantero).In italiano esiste ‘bugliolo’ per indicare “una specie di secchio formato da doghe di legno, con manico di corda, usato specie sulle navi”. (Battaglia, II, 435, pensa ad una voce di origine dialettale dal genovese bogio o dal veneziano bugiol di etimo incerto).
