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BRÒCCA 1
s.f.
Recipiente di terracotta, vetro o metallo, a forma di vaso, con manico e becco (o bocca), utilizzato per mescere liquidi, soprattutto acqua. Brocca era, in particolare, il recipiente in alluminio smaltato, dal becco di norma bordato di blu, che si collocava nell’apposita base del reggicatinella per versare l’acqua nella bacinella, quando ci si doveva lavare o fare la barba. La parola, presente anche in italiano, ha finito con l’assumere nella nostra lingua ufficiale un significato leggermente diverso, più simile a ‘caraffa’, alludendo principalmente al recipiente che si porta in tavola pieno d’acqua o di vino. Per Palazzi, 179 il vocabolo è da ricondursi al gr. pròchoos‘vaso per l’acqua’; per Borgonovo-Torelli, 57 al gr. brokis‘calamaio’, da cui il latino broccus‘tipo di vaso fornito di becco’, Battaglia, II, 386, aderendo nella sostanza a questa seconda tesi, opta per una derivazione dal latino popolare medievale brocca di etimo incerto, ma assai probabilmente forma sostantivata dell’aggettivo broccus‘con dente in fuori e prominenti’ (per il becco della brocca).