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BIRBÀNTE
s.m.
Persona di poca onestà, furbacchione. È parola presente anche nella lingua italiana, dove però è caduta un po’ in disuso, mentre nel dialetto garf. è ben viva e si può ascoltare di frequente, anche in senso ironico ed affettuoso (quel birbante del mi’fiolo n’ha combinata un’altra delle sue!). (Bonini, Gnanco i vecchi ci credin più, 66: “Un pomo, quel birbante, j mostrò”). Dal franc. bribe ‘mendicante, accattone’ e, per estensione, ‘canaglia, farabutto’. Borgonovo-Torelli, 52 spiegano come tale vocabolo originariamente non avesse alcun significato dispregiativo e facesse riferimento al ‘tozzo di pane dato ad un mendico’, venendo ad assumere solo in un momento successivo il significato di ‘accattone’ e quindi, per estensione, di ‘disonesto’; questa tesi è condivisa anche da Devoto-Oli, 287. Battaglia, II, 243 ritiene il vocabolo di etimo incerto e ipotizza una possibile derivazione dallo spagnolo bribia o briba, ‘vagabondo, mendico’.