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BALTA’
trans.
Coniugato come ama’. Ribaltare, capovolgere (Vittorio Pieroni, La polenta di neccio: “baltela sul tajeri, infarinato”). Devoto-Oli, 240 fanno derivare il vocabolo da un incrocio di balza con volta. Il Diz. Etimol. Rusconi, 837 propone una derivazione da ‘ribaltare’(di etimo incerto), osservando che altri preferiscono richiamare un tardo ‘riboltare’ (o ‘revoltare’) dal lat. volvere ‘girare’, incrociatosi con ‘balza’.
