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ARÈTTA
s.f.
Retta, ascolto, attenzione, normalmente impiegato in unione al verbo da’ (dammi aretta qualche volta!).Nieri, 17 richiamando Caix, fa derivare la parola da dare aurem arrectam; in tal senso anche Passerini Tosi, 1252. Più semplicemente Borgonovo-Torelli, 241 lo ricollegano al verbo lat. arrigere‘volgere l’attenzione’, dal cui part. pass. femm. arrecta, sarebbe derivato il vocabolo italiano ‘retta’; Mestica, 1389 sostanzialmente concorda, osservando come arrigere, oltre a ‘volgere l’attenzione’ significhi anche ‘tendere’ (con sottinteso aures), dunque ‘tender le orecchie per ascoltare’.