Dizionario garfagnino

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ÀNCO

avv. e congiunz.

Anche, pure (danne anco a me). Il vocabolo è frequente sia nella parlata comune, sia in poesia (Pennacchi, La Luna ‘un è più le’, 13: “Anco alla Luna (c’è da venì matto) / ànno vulsuto fa’ il su’ bel ritratto”; ancora Pennacchi, Risposta a Giovanni Pinagli, 9: “Quando anco noialtri si ballava / qualcosa, da più a meno, si striccava…”; Santini, Lo zezzoron, 19; L’aquila, l’oca, il cavallo e la lupa, 25: “Falla un po’fenita / perché t’hai da convince che anco te / sei un ugello qualonque, cume me”). Derivato da ‘anche’ dal lat. hanque contrazione di hanquam horam, ovvero da etiamque (Battaglia, I, 445).