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AGGHIADA’
intrans.
Coniugato come ama’. Aver molto freddo, esser agghiacciato. È vocabolo del dialetto corfinese (dove suona agghiad’, come scrive Maria Luisa Santini nella sua raccolta di vocaboli locali) e delle zone di confine con l’Emilia Romagna. Agghiadare (e la variante agghiadire) è segnalato anche da Nieri, 10 peraltro con il diverso significato di ‘spaventarsi, mozzarsi il fiato dalla paura’: si tratterebbe di una verbalizzazione dal sost.ghiado ‘afflizione’, gran dolore morale’, peraltro ignoto al dialetto garf. Battaglia, I, 237 propone una derivazione dal lat. gladius ‘spada’, forse perché il freddo intenso taglia, punge.